Paolo Scartozzoni, funzionario Mae e guitto, a Caracas |
Stranamente, ero clandestino da più di un mese, ma proprio in quei giorni, quando il signor Marconcini era a Caracas (7-12/02/2012), a me e ad altri colleghi hanno finalmente fatto fare i documenti (11/02/2005) per circolare nel Paese.
In realtà, documento è un termine improprio: la causa che ho intentato al Codazzi, ha dimostrato che quella gentaglia non mi ha mai veramente regolarizzato.
Per farlo avrebbe dovuto:
- registrarmi alla Camera del Lavoro venezuelana
- col contratto di lavoro, farmi avere i documenti
Ma quegli ebeti della Giunta Direttiva del Codazzi, quell'ammasso di dementi,
non hanno fatto né l'una, né l'altra procedura e, passato un certo
periodo non l'avrebbero potuto più fare.
Non senza autodenunciarsi, beninteso. Il risultato fu che per farmi avere la cedula, la carta d'identità, hanno dovuto corrompere un Pubblico Ufficiale. La mia cedula aveva l'aspetto del documento coi timbri e tutto il resto ma non ne aveva la sostanza.
Quando ho provato a far rinnovare quel documento, nel giugno 2006, all'Alcadia, nessuno voleva metterci le mani.
Ovviamente.
Non senza autodenunciarsi, beninteso. Il risultato fu che per farmi avere la cedula, la carta d'identità, hanno dovuto corrompere un Pubblico Ufficiale. La mia cedula aveva l'aspetto del documento coi timbri e tutto il resto ma non ne aveva la sostanza.
Quando ho provato a far rinnovare quel documento, nel giugno 2006, all'Alcadia, nessuno voleva metterci le mani.
Ovviamente.
Paolo Scartozzoni e Guido Brigli - acqua + terra = FANGO |
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